Birka, situata sull’isola di Björkö (meglio nota come Isola di Betulle) in Svezia, rappresentava un tempo un importante centro di scambi commerciali che avvenivano tra l’Europa, la Scandinavia e l’Oriente.
Il lago di Malaren su cui si trova Björkö non dista molto da Stoccolma, tant’è che è facilmente raggiungibile dalla città stessa, sono sufficienti due ore di navigazione.
Birka è una città vichinga molto conosciuta ed apprezzata che mostra perfettamente l’importanza che il popolo vichingo aveva in Europa ed in Scandinavia. Se non altro nel 1993 è stata proclamata come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Continuate con la lettura di questo articolo per saperne di più sull’isola svedese Björkö e su Birka, una delle principali città vichinghe.
Birka, città vichinga
Birka è una città vichinga molto conosciuta che è stata fondata nel 790 e che ha rappresentato per ben due secoli uno dei principali centri di scambi commerciali. Fu abbandonata definitivamente nel 980, ma riaperta al pubblico nel 1931, divenendo una meta turistica molto apprezzata.
Solitamente i vichinghi vengono rappresentati come barbari, violenti e spietati; tuttavia, gli scavi dell’isola svedese di Björkö hanno dimostrato aspetti della loro quotidianità che si tendeva ad ignorare. Gli abitanti di Birka erano artigiani e producevano e vendevano gioielli, oggetti di vetro ed indumenti. In cambio ricevevano argento, perle e pelle di foca.
L’isola di Björkö è una meta molto rinomata non solo per le meravigliose spiagge che è in grado di offrire ai turisti, quanto soprattutto perché presenta i siti di Birka e Hovgården che raccontano la storia dei vichinghi in Europa, nonché l’influenza che questo popolo ha avuto sulla Scandinavia.
Come accennato poc’anzi Birka cadde in rovina nel 980 circa, dopo che il re vichingo Björn che governava Hovgården abbandonò l’insediamento. Rimasta abbandonata per più di mille anni, rappresenta oggi un importante centro storico in cui è possibile poter ammirare i reperti archeologici e modelli in scala che raccontano la vita ai tempi dei vichinghi. In alcuni punti dell’isola sono state persino ricostruite case vichinghe ed imbarcazioni di legno nelle quali vengono svolte delle dimostrazioni di ciò che avveniva ai tempi.
Perché visitare Birka? Ecco qualche curiosità
I motivi per cui valga la pena visitare Birka sono numerosi, in quanto si tratta di una città vichinga ben conservata, capace di mostrare ai turisti la realtà della vita quotidiana del popolo. In più è dotata di numerose spiagge balneari e di altrettante specie vegetali ed animali da scoprire.
Trattandosi di un’isola svedese, quella di Björkö era secoli fa un centro di produzione di navi, oltre che di produzione artigianale di ceramica e gioielli. In ogni caso l’importazione e l’esportazione dei prodotti era fondamentale per l’economia della città di Birka, così come la presenza di molte etnie diverse.
Ciò era dovuto proprio al fatto che la città vichinga fosse un ottimo centro mercantile. Un recente ritrovamento dello scheletro della così nota “ragazza svedese” che risale al X secolo e che appartiene ad una bambina di circa sei anni, probabilmente danese o tedesca, rafforza il concetto di multietnia a Birka. Le origini della ragazza si possono identificare dal corredo funebre che presentava gioielli ed abiti non tipici del luogo, così come è stato rinvenuto che ciò che consumava era diverso da quello consumato dagli abitanti dell’isola.
I prodotti importati all’interno dell’isola erano principalmente vino e spade provenienti dalla zona Renana, utensili di bronzo anglo-irlandesi e sete provenienti dalla Cina.
Nel X secolo, poco prima della caduta di Birka, venne costruito un terrapieno per difendere la città. Si trattava di una costruzione semicircolare di legno, costituita da due imponenti torri, che fu definita da molti come costruzione identificativa del prestigio della città e del relativo confine. nel XI secolo, dopo il declino, Birka fu abbandonata lasciando il posto alla città di Sigtuna.