Museo Ebraico di Stoccolma | (Judiska Muséet)

Immergiti nella storia ebraica svedese al Museo Ebraico di Stoccolma, ora situato nel cuore della pittoresca Città Vecchia di Gamla Stan, proprio dove un tempo sorgeva la più antica Sinagoga di Stoccolma.

Museo Ebraico, Stoccolma – Judiska Muséet

Dopo aver esplorato gli altri affascinanti musei di Stoccolma, c’è una tappa che non puoi assolutamente perdere durante un itinerario di Stoccolma in 3 giorni: il Museo Ebraico (in svedese Judiska Muséet). Questo gioiello culturale ha trovato casa nella più antica sinagoga conservata della Svezia, nel cuore pulsante di Gamla Stan (Città Vecchia), là dove tutto ebbe inizio.

Il Museo Ebraico di Stoccolma è un luogo unico, dove passato e presente si intrecciano in un dialogo avvincente. Qui potrai esplorare il complesso rapporto tra la comunità ebraica e la società svedese, immergendoti nella ricca storia, nel pensiero e nelle tradizioni ebraiche in Svezia.

Immagina di fare un salto indietro nel tempo: in questo edificio storico un tempo si ergeva una sinagoga attiva, circondata da un istituto di educazione religiosa. Era il cuore pulsante della comunità, dove risiedevano figure chiave come il rabbino, il cantore e persino il macellaio kosher.

C’è di più: secondo la legge dell’epoca, gli ebrei venivano considerati una nazione autonoma all’interno della Svezia. Questo faceva di Själagårdsgatan 19 un vero e proprio microcosmo, un “mondo nel mondo” dove la cultura ebraica fioriva rigogliosa.

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Storia del Museo Ebraico di Stoccolma

Nel 1987, Viola e Aron Neuman diedero vita alla Fondazione del Museo Ebraico. L’idea di un museo ebraico suscitò subito grande interesse, ma trovare una casa per questo progetto si rivelò una vera sfida: nessuna istituzione sembrava pronta ad accogliere questa nuova avventura culturale.

Ma non temete! Il Museo Ebraico di Stoccolma trovò il suo primo rifugio in un vecchio magazzino di tappeti a Frihamnen. Qui, tra rotoli di stoffe e ricordi, presero vita le prime mostre sulla cultura ebraica fino al 1992. In quell’anno, il museo Ebraico, fece le valigie e si trasferì a Hälsingegatan, nel cuore di Vasastan, in quello che un tempo era stato il palazzetto dello sport del Liceo Femminile Vasa.

Immaginate la trasformazione: da canestri e palloni a una ricca esposizione di storia e cultura! In questa nuova sede, il museo spiegò le ali: mostre permanenti e temporanee, seminari e conferenze animarono gli spazi.

Nel 1994, arrivò il momento della gloria: il Museo Ebraico fu incoronato “Museo dell’Annodall’Associazione dei Musei Svedesi. La motivazione? Un vero inno alla sua missione: “Il Museo Ebraico mette in luce gli aspetti positivi come la creatività, l’arte e l’amore per la vita, contrapponendoli alle forze negative e oscure. Si afferma così come un attore chiave nella lotta contro l’ignoranza, il razzismo e la paura del diverso.”

Ma la storia non finisce qui! All’inizio del 2019, il museo ha voltato pagina ancora una volta: è nato un nuovo capitolo per arricchire il già variopinto mosaico culturale svedese. Il museo ha fatto le valigie di nuovo, questa volta per trasferirsi a Själagårdsgatan, nel pittoresco quartiere di Gamla Stan.

E che storia ha questo edificio! In passato è stato una sinagoga, ma ha anche vissuto vite diverse come casa d’aste, stazione di polizia e persino chiesa dei marinai. Ma il suo periodo d’oro? Dal 1795 al 1870, quando fu il cuore pulsante della comunità ebraica di Stoccolma, fungendo da sinagoga e punto d’incontro.

Collezioni del Museo Ebraico, Stoccolma (Judiska Muséet)

Il Museo Ebraico di Stoccolma (Judiska Muséet) contiene tantissimi oggetti, documenti, foto e opere d’arte e archivi. Questa collezione rappresenta il patrimonio culturale di una delle minoranze nazionali della Svezia, la quale offre una visione rinnovata della storia svedese.

Attualmente il Museo Ebraico di Stoccolma contiene circa 1.500 pezzi che spaziano da manoscritti, lettere e pubblicazioni a oggetti sacri, dipinti e ceramiche. Oltre agli oggetti individuali, la raccolta ospita archivi privati famiglie, enti e associazioni che sono stati donati al museo. Tuttavia, parte di essa è accessibile sia nel Museo Ebraico che in altre istituzioni, per rendere accessibile online, tutta l’intera collezione il museo sta provvedendo a intraprendere un processo di digitalizzazione.

Tra le collezioni del Museo Ebraico di Stoccolma da non perdere vi sono:

  1. Collezione Anna Riwkin-Brick: Anna Riwkin-Brick (1908-1970) è stata una delle fotografe svedesi più celebri, specializzandosi in ritratti, danza e teatro. Ha anche scritto libri per bambini e documentato la vita delle comunità sami, rom ed ebraica in Svezia. Nel 1929, ha aperto il suo studio fotografico a Stoccolma, entrando in contatto con eminenti figure culturali. Dagli anni ’40, ha realizzato reportage di viaggio, tra cui documentazioni sulla vita dei Sami e dei Rom, e ha lavorato su libri che dettagliavano la vita in Israele. Riwkin-Brick ha pubblicato circa trenta libri nella sua carriera, tra cui famosi libri illustrati per bambini, alcuni in collaborazione con Astrid Lindgren. Il museo possiede una vasta collezione delle sue opere, attualmente in fase di digitalizzazione. Oggi Anna Riwkin-Brick è rappresentata, anche al Moderna Museet e al Museo Fotografiska.
  2. La Bibbia di Aaron Isaac: Tra gli oggetti di maggiore valore del museo, donato dalla congregazione ebraica di Stoccolma, c’è la Bibbia di Aaron Isaac. Questa Bibbia include la Torah, ovvero i cinque libri di Mosè, insieme al Targum Onkelos, che sono commenti in aramaico risalenti al I secolo. Il libro è stato stampato nel 1735 a Sulzbach, una città nota per la sua tradizione nella stampa di testi ebraici. Si presenta con una copertina in pelle marrone ornata dal nome di Aaron in dorature e con splendidi fermagli metallici che uniscono le copertine. Senza dubbio, si tratta di uno dei tesori più preziosi della sua collezione.
  3. Haggadah del 1837: Durante la celebrazione del Pesach, si legge l’haggdadh, un libro che narra tale storia e fornisce istruzioni su come celebrare la festa. L’haggadah è scritto in ebraico e aramaico.
  4. Chanukia israeliana: La festa di Chanukah, originariamente una festività minore ebraica che celebra la vittoria dei Maccabei contro l’ellenizzazione, ha assunto un significato amplificato nell’era moderna, specialmente dopo l’Olocausto e con la nascita di Israele. Un oggetto simbolico di questa festa, una chanukiah, presenta motivi di leoni e portacandele fatti di vecchi bossoli, la quale rappresentano la trasformazione delle armi in strumenti di pace o. ruolo di difensore del popolo ebraico.
  5. Kippa: La kippa è un copricapo ebraico, che solleva domande riguardanti identità, religione e tradizioni. Dal 2016, in Svezia, si è sviluppata un’attività didattica che usa la kippa per discutere temi come genere, moda e il ruolo della religione nella società contemporanea. Una particolare kippah presenta una stella di David in filo d’oro, simbolo ebraico che ha guadagnato popolarità come segno di identità nel 20° secolo con il sionismo.Megillat Ester
  6. Mezuza: Il concetto di “tornare a casa” viene esplorato attraverso gli oggetti legati alla vita quotidiana ebraica, dato che l’ebraismo si manifesta prevalentemente nella vita domestica. Una mezuzah indica una residenza ebraica, Questa mezuzah è realizzata in acciaio e presenta le prime parole della preghiera shemà, insieme a un vortice che rappresenta il Caos antecedente alla nascita delle parole.
  7. Pushke: Nella tradizione ebraica, si insegna che ogni persona dovrebbe destinare una porzione del proprio reddito alla tzedakah, contribuendo così al sostentamento e all’aiuto dei meno fortunati. Un metodo comune per fare ciò era depositare il denaro in una piccola scatola, presente in casa o in sinagoga, chiamata “pushke” in yiddish.

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Biglietto Museo Ebraico Stoccolma

Per visitare il Museo Ebraico di Stoccolma, vi consigliamo di acquistare il Go Pass che vi permette di accedere anche ad altre attrazioni di Stoccolma.

Tuttavia, visitando nel Pass Go City avete a disposizione delle guide esperte che vi faranno rivedere la storia svedese-ebraica, ammirare le installazioni d’arte contemporanee.

Inoltre, imparerete ad esplorare le narrazioni dei primi ebrei immigrati e come hanno modificato il loro stile di vita in Svezia a partire dal XVIII secolo.

Accedendo a questo museo potete come la legislazione ha influenzato il vissuto della comunità e le ragioni per cui è stata stabilita l’identità degli ebrei come una nazione distinta, trasformando Själagårdsgatan nel fulcro di un dominio nell’ambito di un altro dominio.

Durante il tour, potrai prendere nota di come avviene la preparazione del pane matzo della Pasqua ebraica e osservate il bagno di rito nel seminterrato.


Come raggiungere il Museo Ebraico di Stoccolma

Se stai pianificando di visitare il Museo Ebraico e ti stessi chiedendo come muoversi a Stoccolma, la fermata dell’autobus più vicina è Gamla Stan, raggiungibile con l’autobus Hop-on, hop-off, oppure prendendo la tunnelbana, la cui fermata più vicina è sempre Gamla Stan.

Informazioni utili

Sito ufficiale
Indirizzo: Själagårdsgatan 19, 111 31 Stockholm, Svezia
Telefono: +46 8 30 15 00
E-mail: info@judiskamuseet.se

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