Scopri la storia ebraica in Svezia al Museo Ebraico di Stoccolma, trasferitasi nella Città Vecchia di Gamla Stan, dove un tempo c’era la più antica Sinagoga di Stoccolma.
Museo Ebraico, Stoccolma – Judiska Muséet
Dopo aver fatto un giro negli altriMusei dei Stoccolma, un’imperdibile tappa che non può mancare nel vostro itinerario di Stoccolma, è il Museo Ebraico (in svedese Judiska Muséet), aperto nella più antica sinagoga conservata della Svezia, nel cuore di Gamla Stan(Città Vecchia), il luogo dove tutto ebbe inizio.
Il Museo Ebraico di Stoccolma è un luogo dove si discute del legame tra la minoranza ebraica e la società svedese predominante, nonché del pensiero, della pratica e della storia ebraica in Svezia. Qui furono fondati una sinagoga e un istituto di educazione religiosa; oltre a risiedere il rabbino, il cantore, e il macellaio kosher. Secondo la legge, gli ebrei venivano riconosciuti come una nazione autonoma e, di conseguenza, Själagårdsgatan 19 divenne il cuore di un dominio all’interno di un altro dominio.
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Storia del Museo Ebraico di Stoccolma
Nel 1987, Viola e Aron Neuman istituirono la Fondazione del Museo Ebraico. Sin dall’inizio, l’idea di un museo ebraico suscitò un interesse che trovare una sede per ospitarla non fu affatto facile, visto che nessuna istituzione era pronta per accogliere un nuovo progetto.
Tuttavia, il Judiska Muséet trovò l’alloggio in un vecchio magazzino di tappeti situato a Frihamnen. Lì furono allestite le mostre sulla cultura ebraica fino al 1992, anno in cui il museo si trasferì a Hälsingegatan, a Vasastan, in quello che era stato precedentemente il palazzetto dello sport del Liceo Femminile Vasa. In questa nuova sede, il museo ampliò le sue attività, presentando una mostra permanente e temporanee, seminari e conferenze.
Nel 1994, il Museo Ebraico fu premiato come “Museo dell’Anno” dall’Associazione dei Musei Svedesi, affermando che: “Il Museo Ebraico, mette in evidenza gli aspetti positivi come la creatività, l’arte e la passione per la vita in contrapposizione alle forze negative e oscure, si afferma come attore fondamentale nella lotta contro l’ignoranza, il razzismo e la xenofobia.”
All’inizio del 2019, il museo ha inaugurato una nuova fase della sua storia: nasce un nuovo museo per arricchire il patrimonio culturale svedese. Così, il museo si trasferisce in una nuova sede a Själagårdsgatan, nel quartiere di Gamla Stan. In passato, l’edificio ha ospitato una sinagoga, ma è stato anche utilizzato come casa d’aste, stazione di polizia e chiesa dei marinai. Dal 1795 al 1870, servì come sinagoga e punto d’incontro per la comunità ebraica di Stoccolma. Questo trasferimento rappresenta un ritorno alle origini per un museo il cui scopo è raccontare la storia e la cultura ebraico-svedese.
Collezioni del Museo Ebraico, Stoccolma (Judiska Muséet)
Il Museo Ebraico di Stoccolma (Judiska Muséet) contiene tantissimi oggetti, documenti, foto e opere d’arte e archivi. Questa collezione rappresenta il patrimonio culturale di una delle minoranze nazionali della Svezia, la quale offre una visione rinnovata della storia svedese.
Attualmente il Museo Ebraico di Stoccolma contiene circa 1.500 pezzi che spaziano da manoscritti, lettere e pubblicazioni a oggetti sacri, dipinti e ceramiche. Oltre agli oggetti individuali, la raccolta ospita archivi privati famiglie, enti e associazioni che sono stati donati al museo. Tuttavia, parte di essa è accessibile sia nel Museo Ebraico che in altre istituzioni, per rendere accessibile online, tutta l’intera collezione il museo sta provvedendo a intraprendere un processo di digitalizzazione.
Tra le collezioni del Judiska Muséet da non perdere vi sono:
- Collezione Anna Riwkin-Brick: Anna Riwkin-Brick (1908-1970) è stata una delle fotografe svedesi più celebri, specializzandosi in ritratti, danza e teatro. Ha anche scritto libri per bambini e documentato la vita delle comunità sami, rom ed ebraica in Svezia. Nel 1929, ha aperto il suo studio fotografico a Stoccolma, entrando in contatto con eminenti figure culturali. Dagli anni ’40, ha realizzato reportage di viaggio, tra cui documentazioni sulla vita dei Sami e dei Rom, e ha lavorato su libri che dettagliavano la vita in Israele. Riwkin-Brick ha pubblicato circa trenta libri nella sua carriera, tra cui famosi libri illustrati per bambini, alcuni in collaborazione con Astrid Lindgren. Il museo possiede una vasta collezione delle sue opere, attualmente in fase di digitalizzazione. Oggi Anna Riwkin-Brick è rappresentata, anche al Moderna Museet (Museo Moderno) e al Fotografiska (Museo della Fotografia).
- La Bibbia di Aaron Isaac: Tra gli oggetti di maggiore valore del museo, donato dalla congregazione ebraica di Stoccolma, c’è la Bibbia di Aaron Isaac. Questa Bibbia include la Torah, ovvero i cinque libri di Mosè, insieme al Targum Onkelos, che sono commenti in aramaico risalenti al I secolo. Il libro è stato stampato nel 1735 a Sulzbach, una città nota per la sua tradizione nella stampa di testi ebraici. Si presenta con una copertina in pelle marrone ornata dal nome di Aaron in dorature e con splendidi fermagli metallici che uniscono le copertine. Senza dubbio, si tratta di uno dei tesori più preziosi della sua collezione.
- Haggadah del 1837: Durante la celebrazione del Pesach, si legge l’haggdadh, un libro che narra tale storia e fornisce istruzioni su come celebrare la festa. L’haggadah è scritto in ebraico e aramaico.
- Chanukia israeliana: La festa di Chanukah, originariamente una festività minore ebraica che celebra la vittoria dei Maccabei contro l’ellenizzazione, ha assunto un significato amplificato nell’era moderna, specialmente dopo l’Olocausto e con la nascita di Israele. Un oggetto simbolico di questa festa, una chanukiah, presenta motivi di leoni e portacandele fatti di vecchi bossoli, la quale rappresentano la trasformazione delle armi in strumenti di pace o. ruolo di difensore del popolo ebraico.
- Kippa: La kippa è un copricapo ebraico, che solleva domande riguardanti identità, religione e tradizioni. Dal 2016, in Svezia, si è sviluppata un’attività didattica che usa la kippa per discutere temi come genere, moda e il ruolo della religione nella società contemporanea. Una particolare kippah presenta una stella di David in filo d’oro, simbolo ebraico che ha guadagnato popolarità come segno di identità nel 20° secolo con il sionismo.Megillat Ester
- Mezuza: Il concetto di “tornare a casa” viene esplorato attraverso gli oggetti legati alla vita quotidiana ebraica, dato che l’ebraismo si manifesta prevalentemente nella vita domestica. Una mezuzah indica una residenza ebraica, Questa mezuzah è realizzata in acciaio e presenta le prime parole della preghiera shemà, insieme a un vortice che rappresenta il Caos antecedente alla nascita delle parole.
- Pushke: Nella tradizione ebraica, si insegna che ogni persona dovrebbe destinare una porzione del proprio reddito alla tzedakah, contribuendo così al sostentamento e all’aiuto dei meno fortunati. Un metodo comune per fare ciò era depositare il denaro in una piccola scatola, presente in casa o in sinagoga, chiamata “pushke” in yiddish.
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Biglietto Museo Ebraico Stoccolma
Per visitare il Museo Ebraico di Stoccolma, vi consigliamo di acquistare il Go Pass che vi permette di accedere anche ad altre attrazioni di Stoccolma.
Tuttavia, visitando nel Pass Go City avete a disposizione delle guide esperte che vi faranno rivedere la storia svedese-ebraica, ammirare le installazioni d’arte contemporanee.
Inoltre, imparerete ad esplorare le narrazioni dei primi ebrei immigrati e come hanno modificato il loro stile di vita in Svezia a partire dal XVIII secolo.
Accedendo a questo museo potete come la legislazione ha influenzato il vissuto della comunità e le ragioni per cui è stata stabilita l’identità degli ebrei come una nazione distinta, trasformando Själagårdsgatan nel fulcro di un dominio nell’ambito di un altro dominio.
Durante il tour, potrai prendere nota di come avviene la preparazione del pane matzo della Pasqua ebraica e osservate il bagno di rito nel seminterrato.
Come raggiungere il Museo Ebraico di Stoccolma
Se stai pianificando di visitare il Museo Ebraico e ti stessi chiedendo come muoversi a Stoccolma, la fermata dell’autobus più vicina è Gamla Stan, raggiungibile con l’autobus Hop-on, hop-off, oppure prendendo la tunnelbana, la cui fermata più vicina è sempre Gamla Stan.
Informazioni utili
Sito ufficiale
Indirizzo: Själagårdsgatan 19, 111 31 Stockholm, Svezia
Telefono: +46 8 30 15 00
E-mail: info@judiskamuseet.se
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